A Christmas Carol (Regia Melina Pellicano) 2017- attualmente in scena

Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Charles Dickens, A CHRISTMAS CAROL è la nuova sfida della Compagnia Bit, che dopo il successo de "Il principe ranocchio", si è gettata a capofitto in un'operazione che va oltre il tradizionale Family Show, regalando momenti di intenso stupore ed emozione.
La scorrevole regia di Melina Pellicano Affida a un bambino, che osserva il mondo con occhi limpidi e senza giudicare, il compito di aprire lo spettacolo, spiegando al pubblico il contrasto tra l'essenza del natale e l'esistenza vuota e solitaria del vecchio e avaro Scrooge.
Dal canto suo, Fabrizio Rizzolo è tra gli Scrooge migliori che si possono apprezzare a teatro., un'interpretazione matura e misurata, contraddistinta dai tratti tipici dell'avarizia e dall'utilizzo di un eloquio che lascia il sorriso sulle labbra.
Ma soprattutto, la sua prova d'attore risulta coerente con il percorso di cambiamento compiuto del personaggio. (Roberto Mazzone)
LEGGI TUTTA LA RECENSIONE DI LA NOUVELLE VAGUE
La scorrevole regia di Melina Pellicano Affida a un bambino, che osserva il mondo con occhi limpidi e senza giudicare, il compito di aprire lo spettacolo, spiegando al pubblico il contrasto tra l'essenza del natale e l'esistenza vuota e solitaria del vecchio e avaro Scrooge.
Dal canto suo, Fabrizio Rizzolo è tra gli Scrooge migliori che si possono apprezzare a teatro., un'interpretazione matura e misurata, contraddistinta dai tratti tipici dell'avarizia e dall'utilizzo di un eloquio che lascia il sorriso sulle labbra.
Ma soprattutto, la sua prova d'attore risulta coerente con il percorso di cambiamento compiuto del personaggio. (Roberto Mazzone)
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Valjean (Regia Fulvio Crivello) 2011-2014

VALJEAN è stato definito uno spettacolo imperdibile, unico nel suo genere in Italia. Totalmente originale, liberamente ispirato al romanzo "Les Miserables" di V. Hugo, e forgiato sullo stile delle produzioni “off” internazionali (Broadway, West End, Avignone), ha stupito pubblico e critica e ottenuto recensioni entusiastiche nelle sue prime 30 repliche nel Nord Italia. “VALJEAN” ci racconta una storia di altri tempi, ma assolutamente attuale: l'uomo alle prese con la propria identità, con i propri valori, con le proprie scelte morali ed etiche. Jean Valjean è un ex-forzato, un reietto della società, ed in questo è lontano da molti di noi. Ma, così come accade a noi ogni giorno, si trova a battersi per dimostrare al mondo e a se stesso di avere un nome degno di essere pronunciato. In un momento in cui l'affermazione passa attraverso un'effimera prima pagina o l'apparizione in un talk-show, “VALJEAN” riporta al centro dell'attenzione la dignità umana e la forza di volontà per sovvertire anche il destino più avverso. Valjean vuole mostrare l’importanza di essere fedeli ai propri ideali e alla propria volontà di riscatto per raggiungere qualsiasi obiettivo. Nella rappresentazione scenica si esprime con forza il concetto di recupero completo di una persona e del suo pieno potenziale, attraverso la tenacia e la determinazione di Jean Valjean. Il coraggio, la passione, la determinazione e l'amore. Tutto questo - e molto di più - è “VALJEAN”.
Il Medico per Forza (Regia Antonio Valleggi) 2013-2014

Il medico per forza (Le médicin malgré lui), è una commedia in tre atti in prosa di Molière, scritta e rappresentata nel 1666. Ettore Petrolini nel1931 portò sullo schermo tale opera.
Ridere, ridere e ancora ridere. Nelle sue prime repliche piemontesi Sganarello, costretto a fare il medico a forza di bastonate, regala al pubblico un'ora e mezza di puro divertimento. Con Fabrizio RIZZOLO, Daniela DE PELLEGRIN, Giusto LO PIPARO, Franco ABBA, FULVIA ROGGERO e la partecipazione speciale di Renato LIPRANDI. E con i giovani Barbara NOVARA e Cristiano OMEDE'.
Musiciste: Cecilia Concas (violino), Liliana Mitulesco (viola), Chiara Manueddu (violoncello).
Costruzioni scenografiche Franco Castellina, costumi La Soffitta di Bra.
Fotografo: Paolo Pavan
"Gli ingredienti ci sono tutti: attori affermati e dalla grande esperienza, giovani emergenti ricchi di talento, musici e musicanti e location storiche e molto scenografiche. Il progetto della Festa della Luna 2013, giunto alla sua quinta edizione, sta regalando anche quest’anno serate indimenticabili. In scena il"Medico per forza" di Moliére, reso più frizzante e moderno grazie all'innegabile bravura degli attori e alla grande e attenta regia di Antonio VALLEGGI" GioRa.
Ridere, ridere e ancora ridere. Nelle sue prime repliche piemontesi Sganarello, costretto a fare il medico a forza di bastonate, regala al pubblico un'ora e mezza di puro divertimento. Con Fabrizio RIZZOLO, Daniela DE PELLEGRIN, Giusto LO PIPARO, Franco ABBA, FULVIA ROGGERO e la partecipazione speciale di Renato LIPRANDI. E con i giovani Barbara NOVARA e Cristiano OMEDE'.
Musiciste: Cecilia Concas (violino), Liliana Mitulesco (viola), Chiara Manueddu (violoncello).
Costruzioni scenografiche Franco Castellina, costumi La Soffitta di Bra.
Fotografo: Paolo Pavan
"Gli ingredienti ci sono tutti: attori affermati e dalla grande esperienza, giovani emergenti ricchi di talento, musici e musicanti e location storiche e molto scenografiche. Il progetto della Festa della Luna 2013, giunto alla sua quinta edizione, sta regalando anche quest’anno serate indimenticabili. In scena il"Medico per forza" di Moliére, reso più frizzante e moderno grazie all'innegabile bravura degli attori e alla grande e attenta regia di Antonio VALLEGGI" GioRa.
La piramide rovesciata (Regia Elena Redaelli) 2010-2013![]() Una storia d'uomo tra infinite storie di uomini. Così definisce la sua esperienza di vita Roberto Camerani, ex deportato nei campi di concentramento di Mauthausen ed Ebensee. Una storia d'uomo che diventa racconto in teatro, trasportandoci negli anni del fascismo visti attraverso l'entusiasmo degli occhi di un bambino cresciuto ed istruito secondo le regole prodotte da quella cultura; regole che ben presto nel giovane Roberto si scontrano con la sua sensibilità e il suo pensiero critico, qualità che lentamente lo portano a guardare in modo diverso a quella società costruita gerarchicamente come un'alta piramide. Roberto inizia a scivolare lungo il pendio della piramide, sempre più lontano dal vertice e sempre più vicino alla terra, che per Roberto è casa e madre. Ciò che la Storia può insegnarci è racchiusa qui nell'esperienza umana di chi sulla sua strada ha incontrato i campi di sterminio e ha saputo accettare quanto accaduto spinto dal desiderio di raccontare ai più giovani cosa c'è sotto la piramide una volta che si ha il coraggio di rovesciarla: una vita che è meravigliosa così com'è.
*GUARDA IL TRAILER Kiss me, Kate (Regia Fulvio Crivello) 2008![]() Kiss me, Kate è una celebre commedia musicale con le musiche di Cole Porter e il libretto di Samuel e Bella Spewack, e fu la prima a vincere un Tony Award come miglior musical, nel 1949. (Wikipedia) Prodotto da "In palcoscenico" in collaborazione con la Gypsy Musical Academy" di Torino, vede Fabrizio nei panni di Fred, attore/produttore che si imbarca in un'avventura che lo vedrà impegnato tra teatro, mafia ed ex-moglie in scena. Spettacolo nello spettacolo, teatro nel teatro, opera nell’opera, musical-commedia che può essere considerato il più importante adattamento della letteratura shakespeariana (oltre naturalmente a "West Side Story" di L. Bernstein). Due trame parallele: una compagnia di attori americani, dopo la pausa dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, si ritrova su un palcoscenico per mettere in scena una versione musicale de “La Bisbetica domata” di W. Shakespeare. Ma mentre in scena si snoda la commedia, il pubblico assiste contemporaneamente alle divertentissime baruffe che si svolgono dietro le quinte e che vedono protagonisti il regista alle prese con la ex-moglie prima attrice, il primo ballerino, impenitente giocatore d’azzardo, e la sua liaison con la seconda attrice, l’intervento di due gangster per riscuotere un pagherò; il tutto in perfetto equilibrio e quasi come contraltare alla vicenda shakespeariana che si sta svolgendo in palcoscenico, che ne scandisce i ritmi e quasi ne determina lo svolgimento, in una meravigliosa equazione che pone entrambe le vicende sullo stesso piano di attenzione.
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Tutti insieme appassionatamente
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