Come ricordarlo? Un giullare inviato da Dio per sorprenderci. Un autore sopraffino, potente, sottile e beffardo. Come il destino che l'ha atteso per presentargli un finale improvviso. Un finale che forse lui non avrebbe scritto così. Ma si sa, non siamo sempre noi gli autori del nostro destino. O, forse, se così è, il nostro Giorgio si è riservato, nella malattia che lo imprigionava in un corpo ormai sofferente, di scegliere il giorno più emblematico per tornare ad essere in qualche modo libero, indipendente: il 4 luglio.
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A cura diGiovanna Raballo Categories |