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fabriziorizzolo.it

Torna Sganarello al Castello di Agliè

20/7/2014

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Molière al Castello di AglièGiardino del Castello di Agliè, piazza Castello, Agliè (TO)
La Festa della Luna, VII edizione
Sabato 26 luglio, ore 20.30 

(inizio spettacolo ore 21.30)
Ingresso: posto unico 10 euro (+ 2 euro ingresso giardino + 1 euro prevendita). Ingresso al giardino gratuito per i possessori di Carta Musei e gli under 65.
Info e Prenotazioni: 0124/330137 o 338/3438341

In una delle più grandi dimore sabaude, Patrimonio dell’Umanità Unesco, che ha visto il passaggio di duchi, principi e re, per sette secoli, e che è stata, televisivamente parlando, la residenza di “Elisa di Rivombrosa”, va in scena, sabato 26 luglio, la commedia “MEDICO PER FORZA” di MOLIÈRE.
Una produzione Nuovoteatrottanta con Fabrizio Rizzolo, nei panni del protagonista Sganarello, e Renato Liprandi, il direttore De Marinis di Camera Cafè.
In un immaginario foyer all’aperto si ritrovano, alle 20.30, gli spettatori, per essere guidati in un vero e proprio percorso nei giardini del Castello di Agliè, tra labirinti di siepi, giochi di luce, esibizioni di scherma e di arte circense, vocalizzi e antiche arie, fino a raggiungere il cortile della scuderia dove andrà in scena, con la sola illuminazione delle fiaccole e della luna, “Medico per forza” di Molière, seguito da una degustazione enogastronomica.
Per la settima edizione della FESTA DELLA LUNA, il regista Antonio Valleggi porta in scena la commedia più rappresentata del commediografo francese, dopo il “Tartufo”: 66 rappresentazioni dopo la prima, del 6 agosto 1666 al Palais Royal.
La Festa della Luna nasce nel 2008 all’interno del progetto “Terra e Corpo” dell’associazione Nuovoteatrottanta nei territori canavesani come omaggio alla realtà contadina e alla luna che regola i flussi e riflussi delle maree in un continuo alternarsi di essere e non essere.

Dalle note di regia: "La società umana si divide per Molière in due schieramenti contrapposti, che si fronteggiano in eterno e formano il tragicomico spettacolo della vita. Da una parte i grandi mistificatori che hanno come missione quella di vendere al prossimo false guarigioni, falso benessere corporale e spirituale…sono gli incantatori di sempre, i medici e gli avvocati, i politici e gli imbonitori; dall’altra parte abbiamo i creduloni, i bonaccioni, quelli che non smettono mai di sognare che la società potrà essere più giusta, che la politica potrà un giorno aiutarci veramente, che si potrà un domani vivere in un mondo più felice.
Al centro, fra i due contrapposti, c’è un essere indiavolato ed inafferrabile, che recita tutte le parti, crede a tutto e non crede a niente. Non è il personaggio di una farsa ma l’uomo di tutte le metamorfosi, l’incarnazione del teatro…ovvero per noi Sganarello.
Nel rappresentare immodestamente questo cammeo del teatro di Molière non possiamo rifuggere dalla tentazione di trasferire le maschere della Commedia in più attuali mostri cabarettistici. A ricordarci che nel teatro come nella vita fra televisioni e giornali, commedianti e “tartufi” nel tempo “nulla cambia ma solo si deforma”.

Antonio   Valleggi  

MEDICO PER FORZA
Interpreti – Fabrizio Rizzolo, Renato Liprandi, Daniela De Pellegrin, Giusto Lo Piparo, Franco Abba, Fulvia Roggero, Barbara Novara, Cristiano Omedè
Regia di Antonio Valleggi
Musiche di Cecilia Concas, Marianna Vercellini (violini), Liliana Mitulescu (viola), Chiara Manueddu (violoncello)
Ufficio stampa
Simona Savoldi
339.6598721 – savoldi.press@gmail.com

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Ciao Giorgio.

4/7/2014

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Come ricordarlo? Un giullare inviato da Dio per sorprenderci. Un autore sopraffino, potente, sottile e beffardo. Come il destino che l'ha atteso per presentargli un finale improvviso. Un finale che forse lui non avrebbe scritto così. Ma si sa, non siamo sempre noi gli autori del nostro destino. O, forse, se così è, il nostro Giorgio si è riservato, nella malattia che lo imprigionava in un corpo ormai sofferente, di scegliere il giorno più emblematico per tornare ad essere in qualche modo libero, indipendente: il 4 luglio.

Te lo auguro dal profondo del cuore, amico mio. Che tu possa mantenere quel senso di indipendenza che ti ha sempre guidato nella vita. So che sarà così.

E perdonami per queste mie frasi un po' sconnesse che escono a caso dalla mia mente, ma non sono capace di descrivere la tua partenza con maggiore lucidità. E allora lo faccio con le tue,di parole. Splendide parole, come sempre. Spero che tu le senta, che senta i ringraziamenti e la gratitudine di tutti coloro che ti hanno voluto veramente bene.

A presto.

"Ma c'è una cosa che ti chiedo ed è un favore 
In cambio del bisogno del dottore 
Mentre decidi ogni premio e ogni castigo 
Mentre decidi se son buono o son cattivo 
Fa che la morte mi trovi vivo 
E se questo avverrà io ti prometto 
Che mille e mille volte ti avrò benedetto 
E se per caso non ci sei... come non detto".

                                              Giorgio Faletti

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    A cura di

    Giovanna Raballo

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