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Un posto per gli asini, per fare domande e non avere risposte.

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Amor ch'a nullo amato... è ufficiale: sono un asino.

27/2/2013

8 Commenti

 
Immagine
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

E' ufficiale: sono un asino. Non c'è niente da fare, io non la capisco. O almeno la capisco in maniera diversa. Ciò che non mi è chiaro è nell'interpretazione classica la logica grammaticale della terzina, anzi del verso. Dicono che significhi: "L'amore non può fare a meno di essere ricambiato". L'amore non perdona nessuno che sia amato, cioè lo costringe a riamare a sua volta. 

Ma sarebbe così se avessimo: "Amor, ch'a nullo (cioè nessuno) amato, perdona". O meglio: "Amor, ch'a nullo (cioè nessuno) amato, amar NON perdona". Perché c'è AMAR perdona? Sarebbe: l'amore che a nessuno che venga amato, perdona di AMARE. Non perdona di NON amare. Cos'è costruzione inglese che non prevede la doppia negazione? Boh. Nessuno lo spiega in termini grammaticali. Tutti giù a dar interpretazioni. Ma se fosse nel senso letterale? Che significa che l'amore non perdona che tu AMI? Perché questo dice il verso. Amore, che a nessuno che venga amato, perdona di amare. 

Qui stiamo parlando di Paolo e Francesca. Lussuriosi. Canto V. Inferno. INFERNO. E tutti giù a parlar d'amore, a dire in fondo che Dio li ha mandati all'inferno perché si amavano. Paolo e Francesca sono diventati IL SIMBOLO dell'amore. Non è un po' strano? Dante in polemica con Dio? 

Io credo invece che l'unica possibilità sia leggere ciò che c'è scritto: quell'amore, quel TIPO di amore che non permette, consente (perdona) di amare a chi venga amato (a nullo amato) mi prese così forte... E qual è il tipo di amore che non perdona, se tu provi ad amare? Quello fedifrago. Francesca era sposata, non poteva amare Paolo, non poteva sperare di essere perdonata perché amava. Quell'amore che a nessuno, amato, perdona di amare mi prese così forte... La lussuria. Altro che l'amore che dai, ti ritorna indietro. Altro che l'amore non permette a chi è amato di non amare.

Se io sono un asino, Paolo e Francesca erano due maialini.

8 Commenti
paolo
26/2/2013 10:29:59 pm

Va pur detto che in quel periodo i matrimoni, come lo stesso di Dante con Gemma Donati o quello fra l'amata Beatrice e Simone de Bardi, erano per lo più combinati, dove l'amore ben poco contava e pesava. Forse anche quello di Francesca era solo un mero contratto, e da romantico "asino" che sono non posso che amare e soffrire per la triste storia di questi due sfortunati amanti così ben dipinti da quei sublimi versi.

Risposta
Fabrizio Rizzolo
26/2/2013 11:09:36 pm

Caro Paolo, concordo pienamente. Infatti se la leggiamo come dico io, la polemica che propone Dante sarebbe molto più intelligente e sottile. Possono due amanti che davvero sono travolti dalla passione finire all'inferno solo perchè hanno infranto delle convenzioni, peraltro come dici tu spesso imposte dalla società? Non dimentichiamoci che lo stesso Dante piange al racconto di Francesca. Dio dunque non dovrebbe capire?

Risposta
Paolo
26/2/2013 11:42:30 pm

Vero, ma è Dante, che propone questo dilemma amor/perdono ponendo i due nel girone dei lussuriosi, e non Dio. Intento forse di risvegliare nelle bigotte coscenze del tempo una maggiore pietà e comprensione e, di conseguenza, un perdono per le debolezze dell'uomo?

Fabrizio Rizzolo
27/2/2013 05:08:27 am

Potrebbe essere. Dante dice: secondo voi, secondo la società Dio dovrebbe metterli qui, e io qui li metto. Ma forse non è giusto.

Risposta
Ambra
20/1/2014 02:15:19 am

"amar perdona" = perdona dall'amare, permette di non amare
1) "nullo" = nessuno: L'amore, che a nessun amato permette di non amare
2) "nullo" = niente: L'amore, che a chi non è amato permette di non amare

Risposta
Domenico
14/3/2014 08:27:31 am

Sono perfettamente d'accordo con l'autore della polemica. L'amore, che a nessun essere amato perdona l'atto di ricambiare quell'amore... L'amore ricambiato diviene bestia indomabile, capace di condurre gli amanti in luoghi nei quali la ragione non ha abitazione. L'amore diviene tiranno, e la povera Francesca non poteva dare all'amore un significato positivo, sia perchè trovasi all'inferno, ia perchè quel sentimento corrisposto avrebbe portato tre individui a scontare le pene dell'inferno. Sono stato a pensarci quasi tutto questo pomeriggio

Risposta
Domenico
14/3/2014 08:36:02 am

penso che fino a quando in Italia vi saranno asini ribelli come l'autore di questo blog, per questa terra vi sarà una presenza di guastamento totale e di speranza
https://www.facebook.com/pages/Genio-Guastatori-Limpossibile-non-esiste/106231862777626

Risposta
Richard link
27/4/2019 12:04:41 pm

Great blog and lovely post.

Risposta



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